Prevenire e trattare i calli Prevenire e trattare i calli Prevenire e trattare i calli
  • Quali sono i vari tipi di calli ai piedi
  • Come trattare i calli e rimedi naturali
  • La differenza tra calli ai piedi e l’“occhio di pernice” (tilomi)
  • Le cause più comuni dei calli ai piedi e come prevenirne la formazione
  • Quando è meglio chiedere aiuto al medico

I calli sono aree di pelle indurita che si sviluppano in determinate aree dei piedi e che si possono formare anche su mani e in altre zone del corpo. Sono fra i disturbi più comuni del piede e insorgono a causa di un aumento della produzione di cheratina (ipercheratosi) nelle zone dove avvengono sfregamenti e pressioni ripetute o prolungate. Il corpo umano, infatti, per proteggere le zone più soggette a traumi, indurisce quella parte in modo da creare una barriera. Nonostante non siano pericolosi, i calli possono provocare dolore e disagio in quanto la parte interessata può infiammarsi a causa della pressione esercitata.

Ne esistono diverse tipologie e ognuna prevede trattamenti differenti per eliminare i calli in modo definitivo. Tuttavia, è ancora più efficace prevenirne la formazione e capire quando è meglio chiedere aiuto a un professionista.

Calli

I calli sono molto comuni e si presentano come protuberanze indurite o aree ruvide della pelle sulle dita dei piedi, sulla pianta o sul tallone. Possono apparire gialle, cerose o screpolate. Di solito i calli sono indolori, ma in alcune zone il continuo sfregamento potrebbe infiammare la parte interessata e causare sensibilità al tatto, fastidio e dolore.

I diversi tipi di calli

I calli sono di solito uniformi nello spessore e compaiono in diversi punti del corpo. Fra i calli sui piedi, i più comuni sono quelli che si formano al centro del mignolo oppure sul tallone, sono di norma duri e si differenziano per dimensione. I calli duri possono formarsi anche sui palmi delle mani e fra le dita di mani e piedi, che normalmente invece sono morbidi. Anche i tilomi, chiamati “occhi di pernice”, sono ispessimenti della pelle circoscritti ma sono più profondi dei normali calli.

Calli duri e calli molli

La differenza principale fra queste due tipologie di calli è la loro consistenza perché, proprio come suggerisce il nome, i calli molli sono più morbidi e spugnosi e si formano di norma fra le dita di mani e piedi. I calli duri, invece, sono più spessi e si formano in concomitanza dei punti di contatto con corpi esterni.

Rimedi naturali

Per eliminare i calli in modo definitivo si può ricorrere a vari rimedi naturali facili da preparare. Un pediluvio serale in acqua calda e bicarbonato oppure utilizzando la camomilla daranno sollievo e contribuiranno ad ammorbidire la pelle inspessita. Un altro rimedio naturale per calli dolorosi consiste in una crema casalinga a base di bicarbonato e limone da applicare direttamente sui calli e da lasciare in posa nell’arco della notte con l’aiuto di una garza morbida.

Le cause più comuni dei calli

La pressione, e la conseguente sovraproduzione di cheratina, è il fattore principale nella formazione dei calli. Lo stile di vita gioca un ruolo importante in questo disturbo: lavori che richiedono di stare in piedi a lungo (come nel caso di infermieri, camerieri, postini e assistenti di volo) e l’utilizzo di calzature dalla vestibilità non confortevole o non idonea sono le cause più comuni dei calli ai piedi. Troppo spesso le scarpe vengono scelte per il loro aspetto e non si presta abbastanza attenzione al comfort, ma calzature troppo strette troppo alte o dalle cuciture mal posizionate causano eccessiva pressione e sfregamento. Per quanto riguarda i calli sulle mani, invece, la causa principale è spesso dovuta all’attività lavorativa o all’utilizzo continuo di attrezzi.

Alcuni fattori di rischio per lo sviluppo dei calli possono essere di tipo genetico, oppure possono essere dovuti a traumi o all’invecchiamento. Tra questi rientrano le anomalie del piede (piede piatto e andatura anomala), le deformità (come l’alluce valgo e le dita a martello), oppure la ridotta elasticità della pelle dovuta all’età. I calli possono anche formarsi per via di malattie come diabete e in modo più raro sifilide e cheratosi attinica.

Cause comuni da attività sportiva e come prevenire i calli

Negli sport che prevedono la corsa, come il calcio oppure l’atletica leggera, i calli sono associati alle calzature utilizzate durante lo sport. Nel caso dei ginnasti o di chi pratica sollevamento pesi, invece, i calli più comuni si formano sulle mani. Dato che gli indurimenti sono causati dall’attrito con parti esterne come le scarpe, l’atleta dovrà considerare delle calzature non troppo strette e traspiranti per prevenire i calli ai piedi. Si possono utilizzare anche dei cerotti idratanti e bendaggi per ridurre ancora di più lo sfregamento.

Diagnosi per i calli

La diagnosi è abbastanza semplice e si basa sull’osservazione clinica dei calli. Una volta rimossa la parte superiore per escludere una verruca, i calli appaiono translucidi e lisci, mentre nei tilomi il nucleo appare in modo chiaro perché di colore bruno-giallastro.

Cos’è l’occhio di pernice

Il tiloma, comunemente chiamato “occhio di pernice”, è un inspessimento della pelle nelle zone più soggette a continuo sfregamento ed è dovuto alla produzione di cheratina da parte del corpo. I tilomi sono spesso profondi e doloranti in una particolare zona circoscritta.

La differenza fra calli ai piedi e occhio di pernice

I calli sono degli indurimenti più estesi e al contrario dell’occhio di pernice sono più superficiali. Proprio per questo motivo i calli sono spesso indolori, mentre i tilomi provocano più fastidio. In particolare, l’occhio di pernice, a differenza dei calli, presenta un tappo corneo che si estende per alcuni millimetri al di sotto della cute.

Sintomi dell’occhio di pernice

L’occhio di pernice provoca molto più dolore dei calli anche se la sua zona di azione è più limitata. Ciononostante, estendendosi più in profondità, potrebbe portare a una borsite avventiziale con del liquido sottostante.

Come trattare i calli e l’occhio di pernice

I calli minori scompaiono nel momento in cui si utilizza, ad esempio, una calzatura idonea oppure quando la causa, cioè lo sfregamento e la pressione continua su superfici esterne, finisce. Se i calli sono più persistenti, a un trattamento manuale con raschiatura e limatura è utile procedere parallelamente con l’utilizzo di cerotti con gel idrocolloidale per diminuire lo sfregamento e migliorare l’idratazione. Nei casi peggiori è meglio rivolgersi a un podologo e valutare il trattamento più efficace per i calli.

Anche il tiloma o “occhio di pernice” può essere trattato con limatura e raschiatura, ma può richiedere anche l’applicazione topica di prodotti cheratolitici a base di acido salicilico o impacchi di urea al 40%.

Calli e diabete

Nei pazienti che soffrono di diabete, i calli ai piedi devono essere tenuti sotto controllo in quanto non ci si accorge dell’indurimento per via dei danni ai nervi causati dall’eccessivo glucosio nel sangue. Quindi, nel caso in cui il callo peggiori, si può formare un’ulcera con le relative complicanze. Per questo motivo nei pazienti diabetici è opportuno tenere i piedi sotto controllo e agire sin dall’insorgenza dei calli sotto la supervisione di un podologo.

Come curare i calli

I calli minori non necessitano di particolari trattamenti: basterà rimuovere la causa dell’insorgenza. Tuttavia, in caso di dolore, è possibile diminuire la pressione sulla parte interessata con trattamenti adeguati come cerotti o fasciature. Il trattamento in genere dura almeno 2 settimane fino a un mese. Inoltre, bisogna lavare e asciugare i piedi accuratamente e mantenerli idratati regolarmente, evitando però l’umidità eccessiva.

In caso di diabete o nervi lesionati sarà necessario rivolgersi al medico, perché l’insensibilità del paziente potrebbe fra passare inosservate possibili complicazioni.

In linea generale, comunque, le fasi principali per curare i calli sono due:

Raschiatura

In presenza di calli dolorosi o più estesi, come spesso avviene per i calli ai piedi, sarà opportuno in primo luogo raschiare via con una lametta la parte superiore del callo. Questo procedimento viene eseguito da un podologo o un medico, ma nel caso in cui si voglia eliminare i calli in modo definitivo si deve usare la pietra pomice o una lima.

Limatura

In caso di continua irritazione è possibile diminuire lo spessore dei calli con una pietra pomice, in modo tale da ridurre la pressione. Per fare ciò basterà immergere per circa 10 minuti il piede in acqua calda per ammorbidire la pelle interessata dall’inspessimento. Mantenendo i calli immersi nell’acqua, si procede con la rimozione della pelle superficiale con la pietra pomice con movimenti circolari o laterali. Tuttavia, non bisogna esagerare con questa procedura per evitare ferite e sanguinamento con conseguente aumento delle probabilità di infezione. Si può procedere con la limatura in modo regolare fino a quando il callo non sarà scomparso.

Una volta iniziato il trattamento, di solito i calli impiegano circa 2-4 settimane per scomparire.

Prevenire i calli è meglio che curarli

I trattamenti per rimuovere i calli ai piedi aiuteranno a combattere la pressione, il relativo dolore e l’infiammazione. Tuttavia, senza un cambiamento nelle nostre abitudini quotidiane, i calli ai piedi possono riformarsi. Occorre perciò capire quali sono le cause dei calli per prevenire il problema.

Ecco alcuni consigli utili per prevenire i calli anche quando si è soliti fare delle attività che spesso provocano gli indurimenti:

  • Prestare attenzione all’igiene e alla cura dei piedi. Ogni giorno è importante lavare i piedi con acqua e sapone, anche con del bicarbonato. Bisogna applicare creme idratanti apposite dopo aver asciugato con cura i piedi e, se necessario, utilizzare la pietra pomice per rimuovere i calli.
  • Mantenere le unghie dei piedi corte. Tagliare spesso le unghie dei piedi impedisce che queste sfreghino contro le dita adiacenti, portando alla formazione di calli. Inoltre, potrebbero causare attrito fra le dita e la scarpa. Il modo corretto è tagliare le unghie in maniera orizzontale senza arrotondare la parte esterna.
  • Evitare scarpe strette e larghe. La scarpa sbagliata è fra le cause più comuni dei calli ai piedi, dato che lo sfregamento o la continua pressione porterà all’ispessimento di zone circoscritte. Sono da preferire scarpe con suola morbida e tacco basso, che non abbiano cuciture interne che potrebbero causare frizioni e irritazioni.
  • Cambiare spesso il modello di scarpa. Soprattutto chi cammina molto o passa molte ore al giorno in piedi dovrebbe variare spesso il tipo di scarpa, perché ogni modello ha punti di pressione diversi.
  • Utilizzare del talco nelle calzature. Se il piede tende a sudare, ciò può causare ulteriore infiammazione durante lo sfregamento. Il talco può ridurre la frizione riducendo la probabilità di formazione dei calli.
  • Prestare attenzione alle scarpe nuove. Quando si acquistano delle scarpe nuove, queste saranno più rigide e ciò può causare calli, infiammazioni e dolore. In questi casi è ideale utilizzare dei cuscinetti per i talloni e delle solette morbide e, per le prime volte, sarà utile indossare delle calze spesse. Per ridurre la pressione è possibile porre rimedio con i cerotti Compeed®Cerotti per Calli. Grazie ai cerotti Compeed® Cerotti per Calli il piede avrà un ulteriore strato protettivo contro l’attrito della scarpa e, grazie alla tecnologia idrocolloidale, la zona sarà sempre ben idratata impedendo indurimenti.
  • Richiedere la supervisione di un medico. Nel caso in cui si abbiano deformità ai piedi o una postura sbagliata, sarà bene consultare un medico. Lo specialista potrà consigliare calzature o solette correttive per evitare la formazione di calli e ulteriori problemi.
  • Scegliere calze adatte. Molto spesso l’importanza delle calze viene sottovalutata e le si sceglie solo dal punto di vista estetico. È meglio prediligere calze che aderiscano bene al piede e che siano abbastanza spesse da garantire una protezione contro lo sfregamento che potrebbe provocare i calli.

Per quali tipi calli è necessario consultare il medico?

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Come prevenire la formazione di un callo

Nella maggior parte dei casi i calli sono indolori e non causano problemi; tuttavia, la zona interessata dal callo si può irritare e infiammare in rare eccezioni. Nei casi più gravi si può formare un’ulcera e quindi il consulto del medico diventa necessario per capire come curare i calli. In rari casi potrebbe anche servire un intervento chirurgico.

Anche se i calli sono facilmente riconoscibili, bisogna rivolgersi a un podologo in caso di dubbi e per poter capire se si tratta di verruche plantari, molto spesso scambiate per calli.

Se, nonostante rimedi e trattamenti preventivi, i calli continuano a manifestarsi, bisogna consultare il proprio medico per indagare possibili deformità del piede, anomalie strutturali ossee, andatura e postura anomala.

Cécile Artus – Arduise
Cécile Artus – Arduise
Responsabile degli affari medici presso HRA Pharma
Cécile lavora con HRA da oltre 3 anni e lavora nel settore farmaceutico dal 2011. Ha studiato all'Università Paris-Sud conseguendo un dottorato in Biologia/Scienze biologiche.